Verena è beneficiaria di una rendita di vecchiaia, da un po’ di tempo non ci sente molto bene. Uno specialisti diagnostica un problema all’udito.
Far valere il diritto
Verena fa valere il suo diritto al mezzo ausiliario, nel caso specifico l’apparecchio acustico, tramite l’apposito formulario disponibile presso l’ufficio AI del cantone di domicilio. Ha diritto ad un importo forfetario di 630 franchi per uno rispettivamente 1 237.50 franchi per due apparecchi acustici ogni cinque anni.
Punti di riferimento
Partner e punto di riferimento per i mezzi ausiliari è l’ufficio AI del cantone di domicilio. Anche associazioni o organizzazioni come la Pro Senectute danno informazioni e possono aiutare.
MEZZI AUSILIARI
sostengono nella vita quotidiana
PIÙ QUALITÀ DI VITA GRAZIE ALL’APPARECCHIO ACUSTICO.
Verena Rossi, 1956, Beneficiaria di una rendita AVS
LA RENDITA NON BASTA PER VIVERE.
Maria Rossi, 1956, Beneficiaria di una rendita AVS
Maria è da sola beneficia di una rendita. Ha sempre lavorato, ma malgrado ciò la rendita non le basta per vivere.
Le PC garantiscono il minimo vitale
Maria ha lavorato 43 anni (scala 44) percepisce una rendita intera dell’AI, non ha quindi lacune contributive. Malgrado ciò la sua rendita di vecchiaia non arriva a 2 000 franchi, perché il suo reddito era piuttosto esiguo. Anche la sua rendita della cassa pensioni è minima. Maria non ha un terzo pilastro. Il reddito conseguito in forma di rendite non basta quindi a vivere. Inoltra una richiesta di prestazioni complementari.
Calcolo individuale
Per il calcolo del diritto l’Ufficio cantonale delle complementari considera i suoi redditi (rendite) ed il suo patrimonio. Maria ha diritto alle PC se le spese riconosciute sono più elevate delle sue entrate. L’importo della prestazione complementare è calcolato individualmente.
PC
aiutano a coprire i costi minimi
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